COSIMO DE CILLIS
(VIADANA)
ANTONIO RUSSO
(FIRENZE)
FULVIO ARTONI
(CASALMAGGIORE)
PAOLO BOCCHI
(CASALMAGGIORE)
GIACOMO BOSELLI
(PARMA)
ANGELO ATTANASIO
GIANLUCA MAINI
RESPONSABILE DI AMURTEL ITALIA – Elena Achilli
RESPONSABILE SEDE FIRENZE – Antonio Russo
RESPONSABILE SEDE TREVISO – Sabrina Bisetto
RESPONSABILE SEDE ROMA – Liila Meloni
RESPONSABILE SEDE ORVIETO – Federica Vagnucci
RESPONSABILE SEDE DI PIACENZA – Elena Achilli
RESPONSABILE SEDE DI FONTE NUOVA – Francesca Spitone
RESPONSABILE SEDE BARI – Gianni Zollo
RESPONSABILE SEDE DI GENOVA – Claudia Oliveri
RESPONSABILE SEDE DI MONDOVI – Luciano Dardanelli
AMURT come missione manifesta la sua preoccupazione per il benessere dell’uomo attraverso progetti di servizio sociale. Gli interventi di Amurt vanno dal supporto diretto o istantaneo che include cibo, alloggio e cure mediche in aree sottosviluppate o colpite da disastri, a progetti a lungo termine che sostengono le comunità locali come la creazione di unità di soccorso, cliniche mediche, scuole e orfanotrofi.
I volontari son fondamentali per la riuscita e la sostenibilità di questi progetti perché senza di loro non si perderebbe solo la mancanza di personale ma anche lo spirito che manda avanti l’associazione.
Oltre alle emergenze, i volontari AMURT agiscono a livello locale cercando di rispondere alle richieste del territorio:
Sevá significa “servizio disinteressato”. Il servizio è lì dove non c’è il desiderio di ottenere qualcosa in cambio. Quando c’è un desiderio da prendere mentre si dà, non è un servizio, ma un affare. Qualsiasi tipo di attività è collegata al dare e ricevere. In molti giornali ci si imbatte in molte pubblicità di esercizi commerciali – “Nel tuo servizio da quell’anno e così.” No, non è un servizio, è un affare, perché la persona non dà nulla senza prendere qualcosa. Quindi nel servizio c’è solo un dare e nessuna domanda da prendere. Anche se qualcuno dà in cambio, l’atteggiamento mentale dovrebbe essere quello di non prendere nulla – questo è solo il servizio.
-Shrii Shrii Anandamurti, I tre fattori dell’elevazione spirituale